Gabriele Merli, nasce il 1 gennaio 1975, a Livorno, città di porto, di mare e di vento.
Si diploma in pianoforte. Si laurea in musicologia. Si abilita all’insegnamento della musica.
Insegna per professione. Insegna perché ama la musica e questo lavoro.
E’ gay, militante nell’associazione arcigay la salamandra e vive ogni giorno promuovendo la libertà di essere, di amare, di apparire.
Ama il suo compagno da molti anni. Ama il suo cane.
Sente la musica come una tela bianca: bianca come una visione. Bianca come un abbaglio, allucinazione o sogno.
Semplicemente musica. Totalmente vita.
La musica minimalista vive lo spazio e il tempo come un continuum sonoro, dove non esiste frattura, frammento, scarto o ritaglio, ma “il tutto” viene percepito a favore di una globalità infinitamente divisibile, fortemente compatta.
Il movimento sonico e’ flusso di materia, spirale vorticosa, dove niente sembra avere un inizio o una fine. Uno scorrimento costante senza soluzione di continuità, assenza di direzionalità e di gravità.
Non meraviglia il galleggiamento ipnotico che lo spettatore sente di vivere, attraverso una percezione complessiva, in cui il senso forte dell’insieme definisce un’architettura musicale plastica e teatrale allo stesso tempo.
Il processo compositivo per riduzione lineare, che porta i compositori a produrre entità semplici ed elementari, trova piena realizzazione in una reiterazione incessante del segmento motivico, ritmico e melodico, in un perpetuo, persistente e minimalistico gioco di inserimenti di micro variazioni musicali. Un completo stato di trance emotiva e’ (forse) il fine ultimo della minimal music.
Philip Glass (Baltimora, 1 gennaio 1937) è un compositore statunitense.
Autore di
musica contemporanea, è solitamente considerato tra i capofila del minimalismo musicale con Terry Riley e Steve Reich,
La Monte Young e John Adams.
Esaurito il periodo di massima produzione minimalista, contrariamente agli autori succitati, a parte forse Adams, si è progressivamente emancipato, scegliendo uno stile di più facile fruizione, postminimalista, meno rigoroso, e spesso volto verso la tradizione sinfonica americana. Dagli anni ottanta ha preferito prendere le distanze dal termine, mantenendo nel suo stile una forma iterativa, ma ampliando al massimo le possibilità espressive offerte dalla tonalità e accogliendo sempre più suggestioni dalle culture musicali extraeuropee, interesse del resto già manifestato all'inizio della carriera collaborando con il musicista indiano e compositore Ravi Shankar. Tra le sue opere compaiono numerosi componimenti musicali di vario tipo, con una certa predilezione per le forme sceniche ( teatro, danza, performance) e le colonne sonore di diversi film e documentari. Celebre, in quest'ultima categoria, la serie di film realizzati da Godfrey Reggio a cavallo tra il 1983 e il 2003 e basati su profezie degli indiani Hopi, nota come "Trilogia Qatsi". Lo stesso Glass ha portato in tournée anche in Italia concerti live in cui il suo ensemble esegue le musiche direttamente sulle immagini dei film (prima esecuzione integrale: Torino, Settembre Musica, Auditorium "Giovanni Agnelli" del Lingotto, settembre 2005). Ha collaborato con vari artisti della scena ambient tra cui Brian Eno e pop-rock tra cui David Bowie di cui ha adottato i temi di "Heroes" per comporre l'omonima sinfonia.
Philip Glass è stato inoltre posizionato al numero 9 della Top 100 geni viventi stilata nel 2007 dalla rivista inglese
"The Telegraph" .
Jeroen Van Veen (Herwen en Aerdt, 2 maggio 1969) è un pianista e compositore olandese. Ha iniziato a suonare il pianoforte all'età di sette anni studiando presso il Conservatorio di Utrecht con Alwin Bär e Håkon Austbö.
Oltre a esecuzioni di autori come Philip Glass, George Crumb e Steve Reich, compone opere che potrebbero essere descritte come Minimal Music con diversi volti, dal crossover al jazz, blues, soundscape, d'avanguardia, techno, trance e pop music.
Nel 1992 ha registrato il suo primo cd con il fratello Maarten, un duo pianistico riconosciuto a livello internazionale oltre a un documentario “Two Pianos One Passion” nominato per un premmio Emmy.
È direttore artistico del Murray Dranoff Two Piano Competition con sede a Miami dove lui e suo fratello Maarten sono stati vincitori del premio nel 1995. Ha suonato con diverse orchestre a Vienna, Budapest, negli Stati Uniti, in Austria, Belgio, Canada, Inghilterra, Francia, Germania, Ungheria, Italia e Russia. Oltre a esecuzioni e composizioni, tra le varie attività è co-fondatore e direttore artistico del Concorso Internazionale di Pianoforte degli studenti che si tiene a Utrecht ogni due anni. Nel 1995 Jeroen Van Veen fonda Van Veen & Co., un duo di pianoforte con Sandra Van Veen. Negli ultimi quindici anni ha inciso più di centodieci cd per diverse etichette (Mirasound, Koch, Naxos, Brilliant Classics e la sua propria etichetta PIANO) e registrato per le principali compagnie radiofoniche e televisive olandesi. Nel 2016 ha ricevuto il premio NPO Radio 4.