Claudio Batta in "Da quando ho famiglia, sono single!"
13/04/2019
SABATO 13 APRILE, ore 21.00
Auditorium del Conservatorio di Musica "Lucio Campiani" - Via della conciliazione, 33 - Mantova
Associati con rinnovo tessera 2019: ingresso gratuito
I soci hanno diritto di prelazione prenotando obbligatoriamente entro il 2 aprile
Pubblico: ingresso 15 euro
prenotazione obbligatoria dal 3 aprile fino ad esaurimento posti
E' possibile il rinnovo o l'iscrizione all'associazione per l'anno 2019, in loco prima dell'evento o preventivamente secondo le modalità indicate QUI
PRENOTAZIONI, ASSOCIAZIONI E INFORMAZIONI AL 338 49 47 909.Ricco di umorismo raffinato alternato a una comicità irresistibile, è un monologo che affronta il tema difficile e attualissimo dell’essere padri in una società, quella odierna, in cui il confine tra l’essere figli e diventare genitori è molto sottile.
Non è solo un divertissement, ma offre importanti spunti di riflessione con una drammaturgia che ci regala una comicità semplice, elegante e mai volgare, impreziosita dalla capacità attoriale del protagonista di assumere accenti linguistici spesso diversi. Uno spettacolo che parla con competenza di argomenti importanti senza averli capiti, affrontando i modi per creare gli uomini e le donne del futuro con l’unico metodo possibile: una serie di colpi di fortuna. Cosa c’è di più bello che avere un figlio? Niente, salvo avere un figlio che nasca già educato. Perché la grande gioia del nuovo arrivo, si stempera col crescere delle responsabilità educative. Il genitore si chiede continuamente:“Sarà giusto quello che faccio?”. Mia madre faceva cosi, il pediatra dice il contrario e io faccio come mi dice la portinaia che ha cinque figli. Poi crescono, diventano adolescenti e allora tutti consigliano di usare il dialogo per mantenere l’armonia tra genitori e figli.
Ma tutti sanno che parlare con un adolescente è difficile... è più facile parlare con il servizio clienti di Fastweb. Il genitore è un mestiere che si impara facendolo e spesso sono gli errori che insegnano più dei consigli. Poi, per aiutarti ad educare, ci sono la scuola, gli amici, i nonni, la tv e le tate, tutte figure che se una coppia dovesse valutarle per quel che sono, alla domanda:”Facciamo un figlio?” - la risposta sarebbe sempre:”Prendiamo un cane!“.
Claudio Batta alterna momenti in cui racconta la difficile esperienza del rapporto fra padri e figli confrontandola con quella dei suoi tempi, ad altri più impegnati in cui si cala nei panni di una serie di personaggi.
In un caso è un padre che rimprovera una figlia sessualmente precoce e un figlio perdigiorno che non si alza dal letto, nell'altro diventa uno psicologo strampalato, ora è un professore in crisi con i propri alunni, il momento successivo è il figlio di due donne gay in confusione identitaria o quello di una famiglia hippy stordita dalle droghe. Il filo rosso dei momenti narrativi e di quelli interpretativi è il conflitto tra le responsabilità educative difficili cui assolvere e il desiderio di fuga. Il confronto con la generazione di una volta non è perdente e ne esce un quadro umoristico in cui i protagonisti delle favole raccontate dai nostri genitori assumono caratteristiche caricaturali e divertenti.
Il monologo conclusivo è toccante e invita i padri a fidarsi dei figli come unica soluzione educativa, lasciando una speranza grazie a un finale positivo.
GUARDA IL VIDEO
Puoi trovare la biografia completa di Claudio Batta nella sezione "artisti"